Pubblicato da: Kentstrapper Categoria: Blog tag: , , , , , , Commenti: 0

La stampa 3D viene spesso associata -assieme ad altre macchine a controllo numerico- all’universo del Do It Yourself. E benché quest’espressione sia la traduzione praticamente esatta dell’italiano “fai-da-te”, statisticamente viene usata molto spesso in riferimento a progetti “da Maker” (che coinvolgono anche elettronica, informatica e dintorni); in italiano, invece, il concetto di “fai-da-te” è piuttosto associato ad attività tradizionali, come la falegnameria.

Ebbene, ultimamente il mondo sta scoprendo le ghiottissime opportunità che la stampa 3D può offrire in questo campo, ad esempio con i connettori.
Qualche mese fa,  3ders.org pubblicava questo articolo dedicato a Keystones, un oggetto di per sé semplicissimo, ma capace di rivoluzionare il concetto stesso di bricolage “mobile”: un connettore dal design particolare, che serve a tenere insieme diversi pezzi di legno che compongono l’oggetto (nell’esempio, un tavolo).

Keystones il connettore stampato in 3D
Il Keystone in un esempio pratico

I vantaggi dell’utilizzo di questo oggetto sono numerosi ed evidenti:

  • non c’è più bisogno di forare i pezzi di legno e fissarli con viti
  • maggiore rapidità e semplicità nell’assemblaggio e nello smontaggio del mobile
  • vasta possibilità di personalizzazione.
  • relativa semplicità. Un utente con delle conoscenze basiche di un software come FreeCAD può riuscire a modellare il proprio connettore personalizzato, adattandolo alle proprie esigenze.

Relativamente all’ultimo punto, è di oggi la notizia, riportata sempre su 3ders.org, che l’artista e ingegnere berlinese Michael Ang sta sviluppando Polygon, un software che ha lo scopo di “convertire i modelli 3D dei poligoni in oggetti fisici”, nonché (ed è questo il punto che più interessa in questa sede) di “generare una serie di connettori per la stampa 3D”.

Una base di aquilone con i connettori generati da Polygon