Ci siamo occupati spesso dell’utilizzo della stampa 3D in ambito medico. Anche senza citare l’ambito più “clamoroso”, ossia il cosiddetto “3D Bioprinitng” (ramo in cui eccelle Organovo), la stampa tridimensionale viene sempre più spesso utilizzata per produrre protesi, tutori e altri dispositivi analoghi in maniera più rapida e soprattutto più personalizzabile.
Oggi però ci occupiamo di qualcosa che può riguardare qualunque cittadino: la visualizzazione delle immagini con estensione DICOM.
Da qualche tempo anche in Italia è prassi rilasciare al cliente un cd contenente questo tipo di files, relativi ad esempio a radiologie o simili. Solitamente nel cd viene fornito anche un software in grado di aprire queste immagini, ma generalmente esso non va oltre la “semplice” visualizzazione.
A differenza di InVesalius.
InVesalius è un software libero e multipiattaforma sviluppato dal Centro de Tecnologia da Informação Renato Archer (CTI), in Brasile, con il supporto del Ministero della Salute del paese latinoamericano. E’ in grado, oltre che di aprire i file in formato DICOM, di esportare gli stessi in formato .OBJ e .STL (rendendo quindi possibile anche la stampa in 3D).
L’utilizzo è abbastanza semplice; utilizzeremo il file “Cranium”, uno degli esempi liberamente scaricabili dalla pagina di download.
Per prima cosa unzippiamo la cartella che abbiamo scaricato (in questo caso 0051). Poi lanciamo InVesalius, e dalla scheda “Load data” clicchiamo su “Import medical images”. Dalla finestra di navigazione selezioniamo la cartella 0051; le immagini non sono selezionabili singolarmente, perché occorre importarle tutte; per farlo è quindi sufficiente cliccare su “Apri”.
La schermata successiva informa che sono state aperte 108 immagini; clicchiamo su “Import”per generare la visualizzazione.
Il programma procede per fasi successive, ed ogni volta che se ne “completa” una si apre automaticamente la seguente; nel pannello a sinistra si sarà quindi ora aperta la sezione “Select region of interest”, in cui dobbiamo cliccare su “Create surface”.
Arrivati al terzo passaggio (“Configure 3D surface”) si può cliccare su “Next step” e arrivare all’ultimo passaggio (export data). Questo genererà il file .stl.