Il 2015 può essere un anno di svolta per la diffusione della tecnologia tridimensionale, dal momento che una delle tecnologie fin qui più costose -lo scanning 3D- potrebbe diventare accessibile alle tasche di molte più persone rispetto al recente passato.
Due progetti, in particolare, hanno catturato l’attenzione di quasi tutti i siti che si occupano dell’universo 3D: quello di Uriah Liggett e quello di Will Forfang. Entrambi si basano sul principio che una scansione tridimensionale di un oggetto può essere ottenuta con dei semplici laser, una webcam e un software in grado di processare la serie una serie di foto dell’oggetto che gira su sé stesso.
Ma vediamoli un po’ più da vicino.
ATLAS 3D (by URIAH LIGGET)
Lo scanner progettato dallo statunitense Uriah Ligget si basa sul Raspberry PI (modello B), a cui viene aggiunta l’ufficiale camera da 5 megapixel. Due laser a basso costo colpiscono l’oggetto, che viene piazzato su un piatto che ruota su sé stesso grazie a un motore passo-passo.
Le parti che compongono la struttura esterna sono -manco a dirlo- stampate in 3D, e l’autore ha annunciato che verranno rilasciate liberamente in formato .STL (non faranno però parte del kit, quando questo verrà commercializzato).
La parte più interessante è il lato software. Creato dallo stesso Uriah, il programma (rigorosamente libero e Open Source) si chiama FreeLSS, ed è browser-based. Del kit fa parte infatti anche un adattatore Wifi USB per Raspberry, che consente al micro-computer di essere visibile in una rete wireless. All’atto pratico, dunque, l’utente non dovrà far altro che lanciare un browser dal proprio laptop/notebook/tablet/smartphone e scrivere http://raspberrypi/ nella barra degli indirizzi. Si troverà di fronte a una schermata come questa:
Il progetto ha suscitato grande entusiasmo su Kickstarter, dove attualmente -a 22 giorni dalla scadenza della campagna- ha raccolto oltre novantamila dollari (ne aveva chiesti tremila).
Qui possiamo vederlo in azione.
LO SCANNER DI WILL FORFANG
Ancor più minimalista ed economico (seppure all’apparenza non altrettanto preciso e facile da usare) lo scanner fai-da-te pensato da Will Forfang. Basato, come detto, sui medesimi presupposti di Atlas 3D, differisce da questo per l’hardware e il software.
- A Beaglebone Black, un micro-computer con pre-installato il sistema operativo Ångström Linux.
- B Easydriver per connettere il Beaglebone al motorino passo-passo (C) che fa girare il piatto
- C Motore passo-passo su cui va inserito il piatto stampato in 3D (F) su cui poggiare l’oggetto da scannerizzare
- D Laser della Black&Decker
- E Webcam. In questo caso Will ha usato questa, specificando però che anche dispositivi meno potenti funzionano ugualmente
A tutto ciò va però aggiunto in questo caso un PC con sistema operativo basato su Linux.
Per quanto riguarda il software, Forfang ha creato due script in python. Il primo -eseguito direttamente sul Beaglebone- ruota il piatto e scatta le foto all’oggetto nelle diverse posizioni; il secondo genera una nuvola di punti processando le foto. Tale nuvola di punti (in formato .PLY deve poi essere perfezionata con software apposito (ad esempio MeshLab).
Chi volesse approfondire questo progetto può effettuare una donazione minima di 5$ all’autore; riceverà una mail con un link a una cartella di Google Drive che potrà essere scaricata nelle successive 24h. In questa cartella (1,4gb) troverà gli script sovracitati e alcuni esempi.