Pubblicato da: Kentstrapper Categoria: Blog tag: , , , , Commenti: 0

Dopo avervi parlato dello Scanner 3D Atlas e della calcolatrice scientifica LibreCalc, proseguiamo la serie degli apparecchi elettronici che, grazie al mondo dell’Open (inteso sia come hardware sia come software), possono essere realizzati da ognuno di noi. 

Parliamo oggi di  SmartWatch, ultima frontiera della tecnologia; veri e propri mini-pc indossabili, in grado di connettersi allo smartphone tramite wifi e svolgere alcune funzioni basiche (leggere la posta, gli mp3, ricevere chiamate etc.). E, come al solito, i colossi mondiali della tecnologia hanno già cominciato a competere per provare a detenere la leadership anche in questo nuovo mercato.

La novità di questi ultimissimi anni, tuttavia, è che c’è una parte di popolazione -quella che si riconosce nei FabLab e, più in generale, nel “Movimento Makers”- che grazie allo sviluppo di schede elettroniche Open Source e della stampa 3D preferisce cimentarsi in questa sorta di “fai-da-te 2.0”. 

Il sempre ottimo Impresoras3d.com riferisce che, anche nel mondo degli SmartWatch, c’è chi ha pensato alla soluzione DIY: oswatch, di Jonathan Cook,  uno che si autodefinisce “product manager di giorno, hacker di notte”, e che -non a caso- sul profilo su Makezine ha scelto una foto che lo immortala in un luogo che i Makers riconosceranno senz’altro:  l’Auditorium Parco della Musica a Roma, dove si è tenuta la scorsa Maker Faire. 

I componenti di Oswatch
L’orologio assemblato

Qui i link per procurarsi tutto il materiale necessario e le istruzioni complete per l’assemblaggio. 

Il costo dell’oggetto è tra i 75 e i 125$.
Come direbbero oltre oceano: Time is Money.